Mercoledì il conferimento del riconoscimento alla presidente della famiglia bellunese a Jaraguà
CANALE D'AGORDO. Iria Tancon diverrà cittadina onoraria di
Canale d'Agordo. Il riconoscimento le verrà conferito nel corso del
consiglio comunale convocato dal sindaco Rinaldo De Rocco per mercoledì
alle 19.
A Iria Tancon, attualmente rappresentante statale
dell'educazione a Florianopolis (capitale dello stato di Santa Catarina
nel sud del Brasile), rappresentante consolare d'Italia a Jaraguà do Sul
e presidente della famiglia bellunese di Jaraguà do Sul, la comunità
canalina e quella dell'intera Valle del Biois devono infatti la scoperta
di un'importante pagina della loro storia, quella legata
all'emigrazione. Fino agli anni ’70 del secolo scorso si era sì a
conoscenza che qualche abitante della vallata fosse emigrato in Brasile a
fine '800 in cerca di fortuna, ma si pensava che il fenomeno fosse
stato piuttosto ristretto. In realtà coloro che lasciarono per sempre le
proprie case affrontando il lungo viaggio oltre oceano furono ben 500,
ma la consapevolezza di ciò si ebbe solo nei primi anni '90 e fu dovuta
proprio a Iria Tancon.
Nipote di un emigrante canalino nello Stato di Santa Catarina,
Iria, studentessa di ottime capacità, dopo la laurea ricevette una
borsa di studio e nel 1978 venne a studiare in Italia. Prima di partire,
il padre le affidò alcune delle lettere che si era scambiato con un
cugino di Canale. Una volta a Roma, Iria si mantenne agli studi
lavorando come dattilografa e proprio in questa attività incontrò il
nome del cugino del padre: Albino Luciani, a quel tempo ancora patriarca
di Venezia e prossimo a diventare papa.
I due ebbero modo di conoscersi direttamente a Venezia e
successivamente Iria fu molto vicina a Luciani nei 33 giorni di
pontificato. Iria tornò poi in Italia nel 1994 e visitò la terra dei
suoi avi. In questo contesto avvenne il fatto che portò alla scoperta
della massiccia emigrazione ottocentesca. Mentre consultava l'elenco
telefonico, riconobbe che buona parte dei cognomi locali (tra i 35 e i
40) erano gli stessi che si trovavano nella sua comunità brasiliana. Da
qui, incoraggiate dall'allora sindaco di Vallada, Carla Andrich,
partirono delle ricerche che appurarono la consistenza del fenomeno
migratorio di fine '800 e che permisero di stringere delle amicizie con
la comunità italiana di Massaranduba. Un'amicizia che, nel settembre
2011, è approdata alla stipula di un vero e proprio gemellaggio tra i
cinque comuni della Valle del Biois (Falcade, Canale, Vallada,
Cencenighe e San Tomaso) e Massaranduba. (g.san.)
04 gennaio 2013