martedì 28 agosto 2012

Morto stamattina a Verona il vescovo emerito di Belluno, Ducoli


Aveva 94 anni. Per vent’anni operò nella diocesi montana costruendo il cento Papa Luciani e il Santuario di Maria Immacolata al Nevegal. Inoltre portò a Lorenzago l’allora papa Giovanni Paolo II

Corriere delle Alpi
    È morto stamattina poco prima delle 6 all’ospedale di Verona-Negrar, dove era degente da tempo, monsignor Maffeo Ducoli, vescovo emerito di Belluno-Feltre per circa vent’anni.
    Nato a San Mauro di Saline (Verona) il 7 novembre 1918, il 22 novembre 1975 arriva a Belluno. Oltre a una intensa attività pastorale, egli si impegna per valorizzare la diocesi e la provincia di Belluno restaurando il Vescovado di Belluno, rinnovando completamente la Curia diocesana e infine provvedendo al restauro della Cattedrale di Belluno che ha proposto al Papa di nominare Basilica minore motu proprio», in memoria di Papa Luciani.
    Non sono da dimenticare poi le due grandi opere – realizzate con grandi sacrifici economici anche personali – che dimostrano l’attenzione del vescovo Ducoli verso i meno fortunati: ha promosso infatti lo sviluppo del villaggio «San Paolo» al Cavallino (Ve) dove ha favorito la presenza dei disabili fisici e psichici sostenendo l'iniziativa del «villaggio senza barriere». Anche la Villa gregoriana a Palus San Marco di Auronzo ha ricevuto consistenti contributi per ammodernamento e ampliamento ottenuti per interessamento diretto del vescovo presso la Regione Veneto e la Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza e Belluno.
    Accanto a queste, per la crescita spirituale della comunità diocesana, va ricordata la costruzione del Centro «Papa Luciani» e del Santuario di Maria immacolata al Nevegàl.
    La Provincia di Belluno, infine, e in particolare il Cadore e Lorenzago, deve all’intuizione e alla decisa volontà di monsignor Ducoli l’evento straordinario di sei soggiorni estivi di Giovanni Paolo II, che hanno portato alla ribalta il territorio bellunese in tutto il mondo, dopo la prima, memorabile visita del 26 agosto 1979 del Santo Padre a Belluno, in Marmolada e a Canale d’Agordo.
    «L’anima di questo pastore – dichiara il vescovo di Belluno -Feltre, monsignor Giuseppe Andrich – che ha servito per due decenni la diocesi di Belluno-Feltre e per otto anni, quale vescovo ausiliare, quella di Verona, ritorna al Signore ricca di meriti e di opere».
    28 agosto 2012

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