giovedì 21 agosto 2014

In Uganda il cappello del Papa

Baldovin si occupa dell’edificio espositivo su Giovanni Paolo I ma molto è sparito








CANALE D'AGORDO. «Dopo i 33 giorni la roba di Luciani è stata mandata a Venezia e da lì nessuno l'ha mai più recuperata. Non si sa più che fine abbiano fatto un sacco di cose».
Se l'architetto Marino Baldin dovrà dare forma al museo papa Luciani, Loris Serafini è colui che in questi anni ha cercato il materiale e ora dovrà fare le scelte più opportune. Reperire oggetti, documenti ecc. non è però stata impresa facile stando a quanto detto dallo stesso Serafini giovedì sera a Canale. «In questi due anni ho cercato di recuperare quel poco che è rimasto di Luciani» ha spiegato «ma è stato difficilissimo. Un po' era a Vittorio Veneto, un po' a Venezia, un po' a New York. In Uganda c'era, fino a pochi anni fa, il cappello con cui è entrato in conclave».
Situazioni che destano alcuni interrogativi. Possibile che la Chiesa abbia dedicato così poco interesse a uno dei successori di Pietro? La ricerca di Serafini, comunque, continua. Oggi è sulle tracce di una collanina che la madre di Luciani aveva venduto per poter pagare gli studi ai figli. Ma come e dove verranno sistemati questo e gli altri reperti? Prima è giusto capire come sarà il contenitore. L'opera, che costerà circa 3 milioni di euro finanziati con fondi della Regione, dell'Odi e della Cariverona, ha preso forma con le progettazioni del 2008. Verrà inaugurata sette anni dopo. Un tempo lungo, pieno di complicazioni, su tutte quella che nell'autunno 2013 ha portato alla risoluzione del contratto con l'azienda cui erano stati appaltati i lavori nel 2010 (con un ribasso d'asta del 33%!) e a una nuova assegnazione. A spiegare al pubblico gli interventi realizzati e quelli in corso sono stati gli architetti Antonio Pollazzon e Willi Guidolin, con il sindaco Rinaldo De Rocco.
Per quanto riguarda l'ex albergo Cavallino i piani saranno così distribuiti: al piano -2 i servizi igienici, gli spogliatoi; al piano -1 il centro diurno anziani gestito dall'Auser che servirà anche come ristoro per i pellegrini; al piano 0 una sala comunale polivalente e il centro studi; al piano +1 l'ufficio della Fondazione Papa Luciani. Il museo vero e proprio sarà nell'edificio storico dell'ex municipio. Nei seminterrati verrà ricostruita la storia della Pieve di Canale per far capire la realtà da cui è uscito Luciani, al piano 0 la reception con guardaroba, bagni, biglietteria, nella parte opposta il bookshop (libri, cartoline, souvenir); al primo piano il racconto degli aspetti socio-economici di Canale tra fine '800 e inizi '900, la famiglia di Luciani, la parrocchia, il seminario e la città di Feltre e di Belluno; al secondo piano spazio al periodo di Vittorio Veneto, di Venezia e di Roma con computer per gli approfondimenti e angoli per il gioco dei bambini. Attenzione sarà rivolta anche ai disabili e agli anziani. (g.san.) 

26 luglio 2014



http://corrierealpi.gelocal.it/cronaca/2014/07/26/news/in-uganda-il-cappello-del-papa-1.9665038
   





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