Baldovin si occupa dell’edificio espositivo su Giovanni Paolo I ma molto è sparito
CANALE D'AGORDO. «Dopo i 33 giorni la roba di
Luciani è stata mandata a Venezia e da lì nessuno l'ha mai più
recuperata. Non si sa più che fine abbiano fatto un sacco di cose».
Se l'architetto Marino Baldin dovrà dare forma al museo papa Luciani,
Loris Serafini è colui che in questi anni ha cercato il materiale e ora
dovrà fare le scelte più opportune. Reperire oggetti, documenti ecc. non
è però stata impresa facile stando a quanto detto dallo stesso Serafini
giovedì sera a Canale. «In questi due anni ho cercato di recuperare
quel poco che è rimasto di Luciani» ha spiegato «ma è stato
difficilissimo. Un po' era a Vittorio Veneto, un po' a Venezia, un po' a
New York. In Uganda c'era, fino a pochi anni fa, il cappello con cui è
entrato in conclave».
Situazioni che destano alcuni
interrogativi. Possibile che la Chiesa abbia dedicato così poco
interesse a uno dei successori di Pietro? La ricerca di Serafini,
comunque, continua. Oggi è sulle tracce di una collanina che la madre di
Luciani aveva venduto per poter pagare gli studi ai figli. Ma come e
dove verranno sistemati questo e gli altri reperti? Prima è giusto
capire come sarà il contenitore. L'opera, che costerà circa 3 milioni di
euro finanziati con fondi della Regione, dell'Odi e della Cariverona,
ha preso forma con le progettazioni del 2008. Verrà inaugurata sette
anni dopo. Un tempo lungo, pieno di complicazioni, su tutte quella che
nell'autunno 2013 ha portato alla risoluzione del contratto con
l'azienda cui erano stati appaltati i lavori nel 2010 (con un ribasso
d'asta del 33%!) e a una nuova assegnazione. A spiegare al pubblico gli
interventi realizzati e quelli in corso sono stati gli architetti
Antonio Pollazzon e Willi Guidolin, con il sindaco Rinaldo De Rocco.
Per
quanto riguarda l'ex albergo Cavallino i piani saranno così
distribuiti: al piano -2 i servizi igienici, gli spogliatoi; al piano -1
il centro diurno anziani gestito dall'Auser che servirà anche come
ristoro per i pellegrini; al piano 0 una sala comunale polivalente e il
centro studi; al piano +1 l'ufficio della Fondazione Papa Luciani. Il
museo vero e proprio sarà nell'edificio storico dell'ex municipio. Nei
seminterrati verrà ricostruita la storia della Pieve di Canale per far
capire la realtà da cui è uscito Luciani, al piano 0 la reception con
guardaroba, bagni, biglietteria, nella parte opposta il bookshop (libri,
cartoline, souvenir); al primo piano il racconto degli aspetti
socio-economici di Canale tra fine '800 e inizi '900, la famiglia di
Luciani, la parrocchia, il seminario e la città di Feltre e di Belluno;
al secondo piano spazio al periodo di Vittorio Veneto, di Venezia e di
Roma con computer per gli approfondimenti e angoli per il gioco dei
bambini. Attenzione sarà rivolta anche ai disabili e agli anziani. (g.san.)
26 luglio 2014
http://corrierealpi.gelocal.it/cronaca/2014/07/26/news/in-uganda-il-cappello-del-papa-1.9665038 |
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