venerdì 19 ottobre 2012

Papa Wojtyla visitò in incognito il fratello di Luciani a Canale


Il segreto è stato svelato nel libro di Ivan Marsura che sarà presentato mercoledì «Il pontefice lo fece durante i suoi soggiorni a Lorenzago». Attesa anche la cantante Patti Smith


    Francesco Dal Mas

CANALE D’AGORDO. Papa Wojtyla non è stato a Canale d’Agordo solo il 26 agosto 1979, un anno dopo l’elezione di Albino Luciani al soglio pontificio, ma anche altre volte, forse addirittura due, negli anni in cui trascorse le vacanze a Lorenzago. Lo rivela Ivan Marsura, che ha da poco pubblicato “Giovanni Paolo I. Il sorriso dell’umile”, volume che consegnerà mercoledì prossimo, 17 ottobre, giorno del centesimo anniversario della nascita di Giovanni Paolo I, nelle mani di Benedetto XVI.
A svelare quello che doveva restare un segreto è stato Edoardo Luciani, fratello di Albino, perché proprio da lui si presentò Giovanni Paolo II.
«Mi disse che Wojtyla arrivò a Canale ovviamente in incognito, tanto che vestiva una veste talare nera. E che era accompagnato dal segretario, mons. Stanislao Dziwisz – racconta Marsura -. I due erano in macchina, non in elicottero, appunto per non dare nell’occhio». Quante volte Wojtyla tornò nel paese natale di Luciani non è dato sapere.
Marsura ricorda che Edoardo gli parlò di «almeno una volta». Rinaldo De Rocco, sindaco di Canale d’Agordo, precisa che «furono senz’altro almeno due volte. Quando, con don Mariano e don Adalberto, ci recammo in Polonia, a Cracovia, in visita al cardinale Dziwisz, questi ci disse che conosceva il nostro paese», racconta De Rocco. «Rimanemmo sorpresi, perché nel 1979 non fu Dziwisz ad accompagnare Giovanni Paolo II. Ed allora gli chiedemmo quando ebbe modo di venire e lui ci rispose che c’era stato alcune volte, durante i soggiorni a Lorenzago, insieme al papa, per far visita ad Edoardo Luciani, svelando che la cosa non si seppe mai».
Gli anni di queste visite? Né Dziwisz le ha precisate alla delegazione di Canale né Marsura s’è ricordato di chiederlo ad Edoardo Luciani. Certo fa stupore immaginare il blindatissimo Wojtyla girare per la provincia di Belluno, senza alcun seguito. Nei cinque anni dei suoi riposi a Lorenzago i giornalisti avevano messo in conto visite a Canale d’Agordo, ma ufficiali. Come pure da parte di papa Ratzinger. «Il fatto è che tra Luciani e Wojtyla c’era non solo reciproca conoscenza, ma anche una forte relazione, quanto meno epistolare. I due cardinali si scrivevano spesso e la documentazione è custodita negli archivi di Cracovia. Anzi, taluno che è venuto in possesso di queste lettere, ha messo in vendita un’intera confezione», fa sapere Marsura.
A Canale, intanto, si parla di una prossima visita, anch’essa importante e anch’essa in incognito, da parte di una persona che si definisce “molto devota” di Papa Luciani. Si tratta di Patti Smith, la cosiddetta sacerdotessa del rock. Sia De Rocco che Loris Serafini, della Fondazione Luciani, hanno avuto modo di incontrarla, a suo tempo, a Venezia. Per Smith Luciani «è stato un papa veramente rivoluzionario, capiva ed amava i giovani e i poveri. Ha guardato dentro la situazione finanziaria del Vaticano per dare aiuti ai poveri». Nessuno dei due sa quando Smith salirà a Canale d’Agordo. Ma lo scrittore Marsura sì. «Ho l’impegno di rilevarlo a visita compiuta», precisa.
A Canale, intanto, si attendono i pellegrinaggi e le cerimonie di mercoledì. «Sarà anche l’occasione – anticipa il sindaco – di inaugurare la stele di Franco Murer dedicata agli anni giovanili di don Albino, come io preferisco chiamarlo. Partirà da quella stele la “via dei papi” che arriverà fino a Lorenzago».
15 ottobre 2012

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