mercoledì 9 gennaio 2013

A Iria Tancon la cittadinanza di Canale

Mercoledì il conferimento del riconoscimento alla presidente della famiglia bellunese a Jaraguà







CANALE D'AGORDO. Iria Tancon diverrà cittadina onoraria di Canale d'Agordo. Il riconoscimento le verrà conferito nel corso del consiglio comunale convocato dal sindaco Rinaldo De Rocco per mercoledì alle 19.
A Iria Tancon, attualmente rappresentante statale dell'educazione a Florianopolis (capitale dello stato di Santa Catarina nel sud del Brasile), rappresentante consolare d'Italia a Jaraguà do Sul e presidente della famiglia bellunese di Jaraguà do Sul, la comunità canalina e quella dell'intera Valle del Biois devono infatti la scoperta di un'importante pagina della loro storia, quella legata all'emigrazione. Fino agli anni ’70 del secolo scorso si era sì a conoscenza che qualche abitante della vallata fosse emigrato in Brasile a fine '800 in cerca di fortuna, ma si pensava che il fenomeno fosse stato piuttosto ristretto. In realtà coloro che lasciarono per sempre le proprie case affrontando il lungo viaggio oltre oceano furono ben 500, ma la consapevolezza di ciò si ebbe solo nei primi anni '90 e fu dovuta proprio a Iria Tancon.
Nipote di un emigrante canalino nello Stato di Santa Catarina, Iria, studentessa di ottime capacità, dopo la laurea ricevette una borsa di studio e nel 1978 venne a studiare in Italia. Prima di partire, il padre le affidò alcune delle lettere che si era scambiato con un cugino di Canale. Una volta a Roma, Iria si mantenne agli studi lavorando come dattilografa e proprio in questa attività incontrò il nome del cugino del padre: Albino Luciani, a quel tempo ancora patriarca di Venezia e prossimo a diventare papa.
I due ebbero modo di conoscersi direttamente a Venezia e successivamente Iria fu molto vicina a Luciani nei 33 giorni di pontificato. Iria tornò poi in Italia nel 1994 e visitò la terra dei suoi avi. In questo contesto avvenne il fatto che portò alla scoperta della massiccia emigrazione ottocentesca. Mentre consultava l'elenco telefonico, riconobbe che buona parte dei cognomi locali (tra i 35 e i 40) erano gli stessi che si trovavano nella sua comunità brasiliana. Da qui, incoraggiate dall'allora sindaco di Vallada, Carla Andrich, partirono delle ricerche che appurarono la consistenza del fenomeno migratorio di fine '800 e che permisero di stringere delle amicizie con la comunità italiana di Massaranduba. Un'amicizia che, nel settembre 2011, è approdata alla stipula di un vero e proprio gemellaggio tra i cinque comuni della Valle del Biois (Falcade, Canale, Vallada, Cencenighe e San Tomaso) e Massaranduba. (g.san.) 
 
04 gennaio 2013