giovedì 28 marzo 2013

Museo Luciani, cresce il ritardo


Canale, il sindaco Rinaldo De Rocco è infuriato. L’inaugurazione slitta alla primavera del 2014

di Francesco Dal Mas

CANALE D’AGORDO. «È più facile tirar su un grattacielo a New York che ristrutturare un piccolo palazzo a Canale d’Agordo». Il sindaco Rinaldo De Rocco ha un diavolo per capello. Il museo dedicato a Papa Luciani ed il centro diurno per anziani, che saranno accolti nell’edificio storico in ristrutturazione vicino alla chiesa, quindi in piazza, dovevano essere pronti ancora l’estate scorsa; l’inaugurazione era stata programmata per il centenario della nascita di Albino Luciani. Invece? Niente da fare.

Nei mesi scorsi il sindaco s’era illuso, prima che arrivasse l’abbondante nevicata, che l’impresa sarebbe stata nelle condizioni di riprendere il cantiere “al più presto”, in modo da portarlo a termine a fine primavera, al più tardi per l’anniversario dell’elezione di Luciani al soglio pontificio, quindi in agosto. Pare, in effetti, che la ditta Azzolini di Trento sia in grado di rimettersi al lavoro già la prossima settimana, o qualche giorno più in là. Ma il crono programma fissato a suo tempo non potrà essere rispettato.

«Ci auguriamo, e intanto incrociamo le dita, che il nuovo museo possa essere aperto fra un anno, quindi nella primavera del 2014, contestualmente ben s’intende al centro per anziani», sospira Loris Serafini, che con il sindaco De Rocco condivide la gestione della Fondazione Luciani e, di conseguenza, la realizzazione del museo dedicato a quello che a Canale d’Agordo continuano a chiamare “il nostro don Albino”. Fatti un po’ di conti, il ritardo sarebbe, dunque, di ben un anno e mezzo.

L’immobile attualmente è al coperto. Mancano le rifiniture, gli impianti, gli infissi. Il rallentatore è stato acceso da una serie di difficoltà tecnico-burocratiche; qualche responsabilità, però, sarebbe anche in capo all’impresa. «Farò in modo», anticipa il sindaco, «che una volta riaperto il cantiere si possa procedere senza ulteriori intoppi. E con la massima rapidità».

Sono già arrivati, infatti, i primi pellegrinaggi organizzati, nonostante la neve. Un segnale che sia il sindaco che Serafini interpretano in modo positivo. «L’anno scorso abbiamo superato le 50 mila visite. Gli ingressi al museo sono stati 15 mila e noi calcoliamo», puntualizza Serafini, «che i pellegrini siano almeno 4 volte tanto, forse 5”. Addirittura, quindi, più di 50 mila.

Una cifra destinata ad essere abbondantemente superata quest’anno. È infatti molto viva l’attesa che Luciani possa salire agli onori degli altari. Il “gran ritiro” di Benedetto XVI, con il conseguente disincarico del prefetto della Congregazione per le cause dei santi e l’arrivo del nuovo papa hanno determinato un imprevisto allungamento dei tempi. La “positio”, per altro, non è stata ancora consegnata, se non nella sua parte introduttiva. E qualche dubbio, a quanto pare, determinerà una nuova verifica del miracolo di Altamura. A Canale d’Agordo, tuttavia, papa Luciani continua ad essere pregato come un santo.

10 marzo 2013

http://corrierealpi.gelocal.it/cronaca/2013/03/10/news/museo-luciani-cresce-il-ritardo-1.6678774