mercoledì 27 agosto 2014

I ladini commemorano papa Luciani

Canale, affideranno alla protezione del futuro beato il progetto di un monumento alla pace da realizzare a Fuciade







di Francesco Dal Mas 

 


CANALE D’AGORDO. Ancora una volta i ladini in pellegrinaggio dal “papa ladino”. Oggi, infatti, saranno a Canale d’Agordo per ricordare Albino Luciani, alla cui protezione affideranno anche il loro progetto per la pace, a memoria dei caduti della prima guerra mondiale, e le vittime delle altre guerre. «Si tratta di un monumento che realizzeremo al confine tra i Comuni di Falcade e Soraga, in località Fuciade, in val di Tasca», spiega Danilo Marmolada, presidente della Federazione delle diverse comunità ladine delle province di Belluno, Trento e Bolzano. «Rappresenteremo il cappello degli alpini e dei Kaiser jager, con la scritta 1915-2015. Significheremo, in questo modo, l’unità dei popoli ladini, che non per loro decisione si trovarono a combattere, nel primo conflitto mondiale, gli uni contro gli altri».
Verso il monumento convergeranno i sentieri della guerra, trasformati in percorsi di pace, a partire da quelli della valle del Biois, che saranno attrezzati anche di particolare cartellonistica. L’Unione dei ladini collaborerà, per questo, con l’associazione degli alpini.
Alle 10 di questa mattina, nell’auditorium pubblico, l’incontro delle diverse Unioni, che nel pomeriggio saranno presenti, con i loro costumi, alla solenne concelebrazione in piazza a Canale per la memoria di Albino Luciani, nell’anniversario dell’elezione al soglio pontificio, il 26 agosto 1978.
«Noi ladini lo consideriamo un nostro protettore, per cui ne auspichiamo la rapida beatificazione, e poniamo sotto la sua protezione – puntualizza Marmolada – quel valore della pace di cui tante parti del mondo hanno oggi bisogno».
Ne parlerà con ogni probabilità anche il cardinale Beniamino Stella, prefetto della congregazione per il clero (quindi uno dei più stretti collaboratori di papa Francesco), che a Canale è già stato, in incognito, lo scorso mese di luglio, perché devoto del “papa del sorriso”.
È stato infatti Luciani a consacrarlo sacerdote e a inviarlo a Roma per gli studi accademici. Stella prega Luciani come fosse già santo e, quindi, ne auspica la rapida conclusione del processo di beatificazione. Processo che al momento pare sospeso, anche se don Davide Fiocco si sta adoperando, per conto della diocesi di Belluno-Feltre, a completare la documentazione da sottoporre alla Congregazione per le cause dei santi.
La celebrazione della messa è in programma alle 16.30 sulla piazza del paese, davanti alla chiesa arcipretale. Verso le 16 sarà rappresentata, a cura della parrocchia, la nascita di Albino, in uno sceneggiato davanti alla casa natale del futuro pontefice. A dare il benvenuto a Stella saranno il vescovo Andrich e il sindaco De Rocco. Il quale sindaco anticipa di augurarsi di poter completare il sospirato centro sociale con l’annesso museo dedicato a Luciani entro l’anno, per allestire gli ambienti entro la primavera e poter inaugurare l’opera prima dell’estate 2015. «Speriamo che per allora si sappia anche qualcosa di più sulla conclusione del processo di beatificazione», afferma il sindaco, interpretando l’attesa di gran parte della popolazione.
Intanto continuano i pellegrinaggi di devoti, anche se in misura più contenuta del passato, complice la crisi e la recente beatificazione di Wojtyla e Roncalli, che ha dirottato a Roma numerosi fedeli. «Ci prepariamo comunque ai grandi flussi che sicuramente registreremo a partire dall’annuncio che il nostro don Albino potrà essere venerato sugli altari», confida Loris Serafini, l’anima della Fondazione Luciani. 

26 agosto 2014
 
http://corrierealpi.gelocal.it/cronaca/2014/08/26/news/i-ladini-commemorano-papa-luciani-1.9824267







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